IMMENSO GREGGE AD AMORA
Testo: Aurora Cantini
Foto: Aurora Cantini
Una mattina molto presto, sono stata svegliata da uno scampanio assordante ma anche birichino. Era un gregge enorme, di cui non si vedeva la fine, che transitava proprio sotto la mia finestra. Una Transumanza Anni Duemila. E a guidarlo, due e ragazzi, con i jeans e gli auricolari alle orecchie. Mi è rimasto nel cuore.
Dedico questa poesia a tutti gli emigranti, per un ritorno a casa.
“Un’alba come tante, in un abbozzo di giorni ancora avvinghiati all’estate, silenzio intorno tra il frondar delle chiome verdi, seppur già venate d’oro e rubino. E d’un tratto uno scampanio birichino, intenso, come a chiamare il cuore.
Un immenso gregge, di cui non si vede la fine, un’invasione irruente nella quiete, sulla strada per Aviatico, poco fuori del paesino di Amora, 1100 metri di montagna sotto la Cornagera. Qui avanzano maestose e placide solo mandrie abituate ai sentieri impervi e disuguali. Ma un gregge…
Anche gli alberi stormiscono stupiti, quasi chinandosi ad osservare meglio. A guidarlo alcuni ragazzi giovani, jeans e ipod, i nuovi bergamni, ecco la Transumanza degli Anni Duemila.
In gola un nodo malinconico e morbido al tempo stesso: scoprire come davvero il tempo fugge via, e di esso solo ricordi, e incantevoli momenti, mai sopiti.
Un ritorno a casa, un ritorno al cuore.”
MAPPA DI AMORA – SELVINO AVIATCO