BERGAMO - TOUR DI CITTA' ALTA
Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo
Bergamo è una delle città più belle della Lombardia….
In particolare vi consiglio un itinerario veloce di Città Alta che vi può regalare momenti di pura bellezza. Vista dalla pianura si apre ai nostri occhi e non può sfuggire anche ai turisti distratti che arrivano a centinaia nella nostra città, accucciata sui colli, con le Prealpi Orobiche che le fanno da corona. Città Alta, così come la chiamiamo noi bergamaschi, ha origini millenarie. Dai romani in poi un susseguirsi di storia che ci accompagna fino ad oggi. L’itinerario si basa sulla mia passeggiata preferita di Città Alta. Partiamo da sotto le mura, in Via Santa Lucia, dove possiamo facilmente parcheggiare l’auto senza pagare un centesimo e le vie di accesso a Bergamo Alta sono a portata di schioppo anzi di scalette. Una particolarità della nostra città è quella di avere ben 15 accessi pedonali, le famose “scalette”, sentieri in salita, a volte solo acciottolati, a volte delle vere e proprie scalinate, che si arrampicano sui colli fiancheggiando spesso orti, giardini e ville bellissime. La scaletta di Santa Lucia è la mia preferita per raggiungere facilmente Bergamo Alta. Arrivati in cima alla scaletta si prosegue a destra, verso l’ingresso dell’orto sociale, e poi subito a sinistra, percorrendo l’ultimo tratto di via Sant’Alessandro. E’ ora ben visibile, in tutto il suo splendore e candore di marmo bianco rosato Porta San Giacomo (l’unica rimasta pedonabile), la più famosa e secondo me la più bella delle quattro porte d’accesso (le altre sono: Porta Sant’Agostino, Porta Sant’Alessandro e Porta San Lorenzo). Fu costruita nel 1592 e mostra, al centro, l’effigie del leone alato di San Marco. Le mura che circondano Città Alta, annoverate dal 2017 fra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO, furono costruite dalla Repubblica di Venezia tra il 1561 e il 1588. Bergamo rivestiva un ruolo strategico per la Serenissima, essendo collocata al confine della Repubblica, avamposto verso il Ducato di Milano. Le mura venete sono lunghe circa sei chilometri e circondano interamente Bergamo Alta. Superata Porta San Giacomo proseguiamo a sinistra con una bella passeggiata che ci permette di ammirare il miglior panorama di città bassa e se la giornata è limpida si riesce a scorgere anche la madonnina del Duomo di Milano. Le mura venete sono intervallate da piattaforme e baluardi e ad un certo punto troviamo la Cannoniera di San Giovanni, che fa parte del complesso sistema di passaggi sotterranei e cunicoli nascosti che si estendono nel sottosuolo di Bergamo Alta (le visite guidate si tengono, solo d’estate). Proseguiamo fino a Largo Colle Aperto, dove c’è una pasticceria che per noi bergamaschi è un’istituzione: La Marianna. In questa pasticceria, nel 1961, il Signor Enrico Panattoni inventò il gusto Stracciatella. Unendo cioccolato fondente al gelato alla crema, l’effetto che si creò fu proprio quello tipico dell’uovo che si rapprende nel brodo della stracciatella alla romana. Da qui, appunto, il suo nome. Svoltando a sinistra oltrepassiamo Porta Sant’Alessandro. Qui possiamo prendere la funicolare. La funicolare di Bergamo Alta è composta da due tratte. La prima ad essere costruita fu quella che collega la città bassa con città alta, attraversando le mura venete e fu inaugurata il 20 Settembre del 1887. La seconda, inaugurata nel 1912 è questa che si trova di fronte a Porta Sant’Alessandro e collega Bergamo Alta con il Castello di San Vigilio. Giunto in cima, proseguiamo verso il castello, che si trova nel punto più alto della città. Il Castello di San Vigilio è il primo luogo di Bergamo ad essere stato fortificato, nel VI secolo d.C. dal castello si gode una vista quasi a 360° sulla città di Bergamo e il circondario, dalle Prealpi Orobiche alla pianura, fino agli Appennini e il Monte Rosa. Ritorniamo sui nostri passi, ma non prendiamo la funicolare e decidiamo di ridiscendere per la strada panoramica che ci offre atre vedute di Città Alta. Arrivati in fondo giriamo a destra in Via Sudorno che percorriamo per una decina di metri. Notiamo alla nostra sinistra un’ampia scalinata che scendiamo fino alla chiesa di Santa Grata Inter Vites. Prendiamo a sinistra la via Borgo Canale. Pochi passi e ci troviamo davanti alla Casa Natale di Gaetano Donizetti. Entrare nella casa del grande compositore ci porta a conoscere, ascoltare e rivivere le sue opere. Girando poi a sinistra ci troviamo ancora alla Porta Sant’Alessandro che superiamo arrivando a Colle Aperto. Il percorso prosegue in Piazza della Cittadella, raggiungibile varcando un passaggio coperto all’estremità di Largo Colle Aperto. La Cittadella è la principale testimonianza del dominio visconteo a Bergamo. Edificata nel 1379 da Rodolfo Visconti per gli alloggiamenti della guarnigione, ospita ora il Museo Civico di Scienze Naturali e il Museo Archeologico. Passiamo sotto la Torre della Cittadella e si sbuca in Piazza Mascheroni. L’itinerario continua lungo via Bartolomeo Colleoni, la famosa “corsarola”, che rappresenta il decumano dell’antica cittadina romana. E’ la via più affollata di Bergamo Alta, essendo il fulcro commerciale della città, il posto giusto dove trovare e acquistare le specialità locali. Arriviamo in Piazza Vecchia, simbolo di Bergamo Alta nonché la piazza principale della cittadina. Qui sono concentrati tutti gli edifici di maggior interesse. Il Palazzo della Ragione, che ospita il Museo del Cinquecento. La Torre Civica, il famoso “Campanone”. Se vi capita di passeggiare di sera al suo cospetto, non perdetevi l’appuntamento che si rinnova da secoli: alle 10 in punto la grande campana in cima alla torre civica suona 100 rintocchi, per ricordarci quando serviva ad avvisare gli abitanti della chiusura delle porte. Sul lato opposto della piazza troviamo il Palazzo Nuovo, con la splendida facciata in marmo bianco di Zandobbio, sede della Biblioteca Angelo Mai. Al suo interno, oltre a rarissimi volumi si possono ammirare i famosi Globi di Coronelli. Al centro della piazza si trova la Fontana del Contarini. Costruita anch’essa in marmo bianco di Zandobbio, deve il suo nome ad Alvise Contarini podestà della Repubblica di Venezia. Attraversando la piazza e passando sotto il porticato del Palazzo della Ragione, dove possiamo ammirare anche l’antica meridiana si sbuca in piazza Duomo, che custodisce quattro bellezze vere e proprie. Il Duomo di Bergamo. La Cattedrale di Sant’Alessandro custodisce tante opere d’arte, tra cui la Cappella del Crocifisso. Al suo interno si trovano anche l’urna di Sant’Alessandro e le Reliquie di San Giovanni XXIII. La Basilica di Santa Maria Maggiore, in tutto il suo splendore, i suoi arazzi, il Confessionale del “Fornoni” e il monumento funebre a Gaetano Donizetti. La Cappella Colleoni, con la statua equestre del condottiero e la tomba della figlia Medea. Qui capita di vedere tanti turisti fare quello che ci raccomandavano le nostre nonne “Toccate le palle del Colleoni”. E’ usuale assistere ad un rito portafortuna: le persone che varcano la cancellata della Cappella Colleoni, usano toccare lo stemma raffigurante gli attributi del condottiero Bartolomeo Colleoni…si dice che porti grandi soddisfazioni. Il Battistero ottagonale mostra al suo interno degli splendidi bassorilievi dedicati alla Vita di Gesù. Costeggiamo il Duomo e proseguiamo a sinistra su via Lupo, dopo aver dato uno sguardo all’Ex Ateneo di Bergamo e il vecchio lavatoio, fino a raggiungere perpendicolarmente via Gombito. Maestosa, davanti a noi svetta la Torre di Gombito, oggi sede dell’ufficio informazioni turistiche di Bergamo, che segna l’incrocio tra il cardo e il decumano romano. Fu edificata nel XII secolo e raggiunge, oggi, un’altezza di 52 metri rispetto ai 64 originari. Attraversata via Gombito, tenendo la destra arriviamo in Piazza Mercato del Fieno dove troviamo tre case-torri medioevali. In fondo alla piazza si trova il Convento di San Francesco, costruito nel XIII secolo e formato da due chiostri (quello maggiore e quello del pozzo) collegati da un piccolo corridoio. Alle pareti possiamo ammirare affreschi trecenteschi ancora ben conservati. Rientrando verso via del Gombito percorrendo via Solata si svolta a sinistra in direzione di Piazza Mercato delle Scarpe. Prendendo il vicolo in salita all’angolo della piazza si sale alla Rocca di Bergamo, collocata sul colle di Sant’Eufemia. Così come dal Castello di San Vigilio, che si trova in direzione opposta, da qui si può godere di un’ampia vista sulla città bassa, l’hinterland e le Orobie. La rocca rappresentava la parte più inespugnabile della città. Ritornati in Piazza Mercato delle Scarpe, al lato opposto da dove siamo arrivati, si trova l’ingresso della stazione della funicolare che porta a Bergamo bassa. Al suo interno si trova anche il bar della funicolare che offre una vista straordinaria su Bergamo e la pianura circostante. Il nostro giro è finito ora torniamo al punto di partenza: via Santa Lucia.
Ci sono due modi alternativi per tornare al punto di partenza, alla scaletta di Santa Lucia, partendo da Piazza Mercato delle Scarpe: prendere la funicolare e poi raggiungere a piedi la zona della scaletta oppure, uscendo dalla stazione della funicolare di Città Alta, girare a sinistra e proseguire a piedi in discesa verso Porta San Giacomo e fare a ritroso il percorso della Scaletta di Santa Lucia.