RIVISTA DI BERGAMO – 1953

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RIVISTA DI BERGAMO - 1953

Testo: Mario Colombo
Foto: Archivio Roberto Fratus

In questa nuova sezione dell’Archivio dedicato alle storiche copertine della “Rivista di Bergamo”, presentiamo gli splendidi disegni dell’architetto Sandro Angelini che ha intitolato “ Sognarsi Bergamo”, e uno scritto della gentile Sig.ra Lina Zucchelli Valsecchi, nipote e collaboratrice di Nino Zucchelli, che gentilmente mi ha concesso e che ringrazio.

Un grazie al Sig. Roberto Fratus che gentilmente ha messo a nostra disposizione le annate della “Rivista di Bergamo”, un patrimonio storico e culturale che merita di essere conosciuto, facenti parte del suo vastissimo Archivio.

RICORDANDO NINO ZUCCHELLI

Innanzitutto è doveroso esprimere i miei più vivi complimenti e ringraziamenti all'ideatore di questo interessante ed istruttivo progetto, signor Roberto Fratus che in collaborazione del Presidente di Bergamasca.net, sig. Mario Colombo, intende pubblicare in Internet le copertine della “Rivista di Bergamo” degli anni 1950/1994, periodo durante il quale né era direttore mio zio Nino Zucchelli.

Nino Zucchelli nacque a Clusone (Bg) il 17/11/1913 da Bortolo e da Maddalena Fiorina ed il 17/07/1915 nacque il fratello Angelo (mio padre).
Ben presto i genitori si separarono ed i due figli seguirono la Mamma che si trasferì a Casnigo (Bg).
Con il sostegno di un conoscente, signor Gianmario Rossi di Castigo, Nino si trasferì a Bergamo, dove entrò in contatto con la Confederazione dei Sindacati Fascisti dei Professionisti e degli Artisti della provincia di Bergamo. Assunto inizialmente come fattorino e poi come impiegato, né diverrà Direttore.
Nel mese di maggio 1994, con la collaborazione di mio marito, riuscì a programmare ed eseguire la sua 37° ed ultima Manifestazione a Sanremo, con grande sforzo e sofferenza, a causa della grave malattia, che da anni lo faceva soffrire in silenzio (nessuno né era a conoscenza). Il mese successivo al rientro da Sanremo, il 27 giugno 1994 Nino Zucchelli ci lasciava.

Il ricordo più bello che riservo per lui risale agli anni della mia infanzia, quando attendevo con grande impazienza il suo arrivo a Castigo, dove sono nata, ed abitavo con la mia famiglia e con la nonna (sua Madre), per le feste natalizie, dove non dimenticava mai di portare il “tanto desiderato” panettone.
Trascorsero poi parecchi anni.
Nell’anno 1960 in occasione della manifestazione del Gran Premio Bergamo Internazionale del Film d’arte e sull’arte, mi invitò ad assistere in S. Agostino, ad una serata in cui veniva proiettato un cortometraggio dedicato ad Arlecchino, di cui ne era regista.
Una collaborazione assidua e costante con lui, iniziò dal 1976, quando mi chiese di essere presente anche a Sanremo, in aiuto alla segreteria, durante la sua ormai affermata ed apprezzata manifestazione cinematografica e continuò fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1994.
Era un personaggio da un carattere molto energico e diffidente, autoritario e lungimirante, eccellente organizzatore, esperto e critico d’arte, dimostrò sempre un grande amore per la sua città di Bergamo ed all’occorrenza sapeva essere anche molto generoso, senza un attimo di riposo o distrazione, svolse con grande impegno e capacità parecchie attività tra cui:

Organizzatore manifestazioni:
- dal 1945 al 1960 presso il “Centro Culturale della Rotonda” N° 62 attività musicali letterarie e di cinematografia
- nel 1947 la I° Mostra Internazionale Edilizia e di Architettura Moderna
- nel 1949 Congresso Internazionale di Architettura Moderna – CIAM alla presenza del Ministro Tupini e del Ministro Lavori Pubblici di Francia, che si svolse nel Palazzo della Ragione di Bergamo, con l’intervento dell’architetto Le Courbusier e dei più qualificati architetti del mondo
- nel 1950 Mostra Internazionale del Disegno Moderno, allestita nel Palazzo della Ragione di Bergamo, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione
- nel 1951 Mostra Celebrativa di Giuseppe Polizza da Volpedo
- nel 1952 Mostra Celebrativa di G. Carnovali detto il Piccio, allestita nelle sale dell’ex Palazzo Comunale di Bergamo via Tasso
- nel 1953 Terza Conferenza Generale ICOM, allestita nelle sale dell’ex Palazzo Comunale di Bergamo via Tasso
- dal 1945 al 1960 presso la Galleria d’Arte della Rotonda N° 98 mostre collettive e personali di pittori e scultori

Giornalista:
- dal 1950 al 1994 pubblicazione “Rivista di Bergamo” quale Direttore. Inizialmente titolata “La Gazzetta di Bergamo”

Editore:
- dal 1945 al 1960 con “Edizioni della Rotonda” in qualità di direttore, pubblicò N° 19 opere

Cineasta:
- dal 1956 al 1966 firmò la regia di N° 21 documentari e film sull’arte, tra cui il film premiato dal Festival di Venezia “Sogno a Venezia”

Cineamatore ed organizzatore:
- dal 1958 al 1994 selezionò tutti i film che parteciparono alle 37 manifestazioni, da lui dirette della Mostra Internazionale del Film d’Autore, già Gran Premio Bergamo del Film d’Arte e sull’Arte

Direttore Unione Ordini Professionisti ed Artisti:
- dal 1942 al 1994 Direttore dell’Unione che dopo la sua scomparsa si sciolse ed ogno Ordine scelse una sua sede propria

Collezionista e critico d’arte:
- nel corso di questa sua intensa attività nel campo artistico, ha ottenuto una buona collezione di opere, aiutando anche artisti in difficoltà, come nel 1947/48 quando partecipò alla gestione della “Ceramica Artistica Bergamasca” e come Socio comprò il forno per la cottura delle ceramiche.

Dal 1983 iniziò la sua collaborazione, anche mio marito Luigi Valsecchi, che lo ricorda in modo particolare per la sua facile irritabilità ed autorità: – un forte colpo della mano, la scrivania col piano di cristallo che vibra ed una esclamazione:”Bene, anche quest’anno la Mostra del Film si farà!”.
Questo è il “fermo immagine” che porta mio marito a ricordare il suo primo incontro, con quest’uomo vissuto unicamente per la cultura, in occasione dell’invito a Sanremo, per coinvolgerlo a presenziare alla manifestazione della Mostra Internazionale del Film d’Autore, che si sarebbe svolta nel mese di marzo.
“Mi si presentò un uomo di bassa statura, ma con uno sguardo ed una grinta di chi sa dove vuole arrivare. Con il passare del tempo la reciproca stima mi permise di conoscere un uomo straordinario, che ha dedicato tutta la sua vita per la cultura e per l’arte facendo conoscere la sua amata Bergamo in tutto il mondo”.

Lina Zucchelli e Luigi Valsecchi

OMAGGIO A NINO ZUCCHELLI

“Nino Zuccchelli (17 novembre 1913 – 24 giugno 1994), appassionato e competente professionista della vita culturale della città. In nome dell’arte coltivò un cenacolo di artisti e professionisti coniugando il nome di Bergamo a successi internazionali -. Il Comune ricorda”.
E’ con queste parole che il 17 novembre 2005 è stata inaugurata una targa a Nino Zucchelli, figura chiave del panorama culturale bergamasco, alla presenza dell’assessore alla cultura Enrico Fusi, della responsabile della GAMEC (Galleria dArte Moderna e Contemporanea) Maria Cristina Rodeschini, della pronipote di Zucchelli Marzia Valsecchi e di molti amici tra cui Trento Longaretti. La targa è affissa sulla casa dove Nino Zucchelli abitò a lungo, in via Crispi 4A, a pochi passi dalla Rotonda, sede dell’Unione Professionisti e Artisti, suo quartier generale dove svolse un’attività di prim’ordine realizzando mostre, pubblicando libri, dal dicembre 1950 sino al 1994 diresse la “Rivista di Bergamo” e il “Festival del Cinema”, che diede grande notorietà internazionale alla città di Bergamo. Nel 1942 Zucchelli fondò le “Edizioni della Rotonda”, casa editrice attiva sino al 1971 e subito dopo la “Galleria della Rotonda”. Nel 1958 organizzò la 1° edizione del Gran Premio Bergamo – Concorso Internazionale del Film d’Arte e sull’Arte, poi denominato Gran Premio Bergamo – Concorso Internazionale del Film d’Autore ed infine Mostra Internazionale del Film d’Autore, che si svolse a Bergamo fino al 1970 per poi essere trasferito a Sanremo, dove si svolse sino all’ultima edizione del 1994.
Tutto questo è solo una parte dell’archivio Zucchelli che si compone di documenti, fotografie e pellicole cinematografiche, riordinato a cura di Antonio Peri Campana in quanto dal 1999 la Galleria d’Arte Moderna – Accademia Carrara di Bergamo dispone del prezioso Archivio di Nino Zucchelli, donato da Lina Zucchelli Valsecchi.

Skills

8

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